martedì 16 luglio 2013

ROMAGNOLI E DE PIERRO AL TORINO

Manu De Pierro e Willi Romagnoli
Comunicazione Ufficiale: la società Atletico Torino rende noto che i calciatori William Romagnoli e Manu De Pierro disputeranno la prossima stagione nei Giovanissimi f/b del Torino.
Un onore per tutto l'ambiente Atletico che in questi anni è riuscito a formare dei calciatori del calibro di Willi e Manu, merito sia dei ragazzi che con l'impegno nell'allenamento hanno contribuito all'arricchimento di quel bagaglio tecnico indispensabile per l'approdo in una società professionistica, merito soprattutto degli istruttori (Filippo Bisecco in particolare) che grazie al lavoro prodotto sul campo è riuscito a fornire ai ragazzi quelle basi necessarie per poter incrementare e valorizzare le loro qualità.


L'augurio a Willi e Manu di futuro roseo, ricco di soddisfazioni e felicità a prescindere dal calcio, uno Sport spettacolare, ma che sempre uno Sport rimane, uno Sport che è una palestra di vita dove i veri obiettivi da raggiungere sono lealtà, umiltà, fair play.

Obiettivi come:
La dignità della persona umana e la salvaguardia dell'integrità fisica e morale.
La rivalutazione degli ideali e di valori che migliorino la qualità della vita.
Il calcio come strumento educativo e formativo e come mezzo di promozione della salute.

Solidarietà verso fasce più deboli e svantaggiate come elemento trainante di tutte le componenti del mondo del calcio.
Ripudio di ogni forma di violenza e di discriminazione.
tutela ed educazione della salute.
La pratica sportiva non va considerata un fine nè un semplice strumento, ma un valore dell'uomo, ma un valore dell'uomo e della cultura tendente a favorire la dignità, la libertà e lo sviluppo integrale dell'essere umano.
E' sempre auspicabile un sano agonismo tendente alla vittoria, ma è necessario saper accettare la sconfitta, rispettando l'avversario e traendo lezione dall'eventuale risultato negativo.

Si rifiuta in ogni modo il doping che, ponendosi in netto contrasto con i principi etici ed ideali dello sport, non solo ne altera i valori ma, ancor di più, rischia di mettere a repentaglio la salute degli atleti.
Lo spirito sportivo è una categoria che esiste nel cuore dell'atleta come valore individuale e va educato con una permanente educazione integrale della persona e con l'attenzione costante agli ideali della solidarietà, della lealtà, della giustizia, del sacrificio, della generosità e dell'altruismo.
Il calcio è gioia e festa e va fatto ogni sforzo per conservarne lo spirito originario; è altresì veicolo di valori positivi. Va fermamente respinta la tendenza a praticarlo per solo fine di profitto economico.

Chi fa dello sport una ragione di stile di vita non deve dimenticare l'impegno per una formazione spirituale, che deve avere sempre il primato nella scala dei valori umani.
Il calcio, per il suo carattere di sport di massa, va valorizzato come occasione di incontro e di dialogo al di là di ogni barriera di lingua, di razza, di cultura, di ideologia e di religione per l'affermarsi di una civiltà a misura d'uomo.
Il vero gioco del calcio aiuta ad amare la vita, forma al rispetto e alla responsabilità, induce alla valorizzazione di ogni persona, tutela i deboli senza escludere nessuno. Libera i giovani dall'insidia dell'apatia e dell'indifferenza suscitando in loro una sana competizione.

Occorre ridare allo sport ed in particolare al calcio la giusta dimensione nella formazione dei ragazzi, consapevoli che esso aiuta a crescere e a migliorare come uomini, prima ancora che come atleti. I genitori e gli educatori non possono non tener conto dell'aspetto ludico della disciplina del calcio.
Alla cultura della vittoria a tutti i costi contrapporre la cultura della leale competizione nello sport.

Un abbraccio e in bocca a lupo ragazzi.
Orgoglioso di avervi conosciuti, con affetto
Rosario Ligato

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